Con la rapida crescita del 5G e le prime implementazioni del 5G standalone, gli operatori avranno la necessità di monetizzare i loro ingenti investimenti, puntando su nuovi modelli di business e casi d’uso innovativi sia per il segmento consumer che per le imprese. Nel breve periodo pensiamo al cloud gaming o alle applicazioni che permettono di vivere esperienze immersive negli stadi, come è avvenuto recentemente durante il Super Bowl. Di estremo interesse le applicazioni evolute per l’Industria 4.0 in grado di migliorare la sicurezza sui luoghi di lavoro e ottimizzare i processi, così come il monitoraggio e trattamento da remoto di un paziente in ambulanza prima dell’arrivo in ospedale. Tecnologie come la network slicing ed edge computing saranno importanti abilitatori.
Quali tempistiche sono previste per la guida autonoma?
Anche se ci sono già delle sperimentazioni molto interessanti, la guida autonoma non sarà diffusa nell’immediato. La tecnologia sta invece rivestendo un ruolo sempre più centrale per aumentare la sicurezza e prevenire situazioni di pericolo. I veicoli connessi già beneficiano di un’ampia varietà di servizi abilitati dal 4G ma nei prossimi anni il 5G permetterà ai sistemi avanzati di assistenza alla guida (adas) di evolvere ulteriormente. Pensiamo ad esempio a un veicolo dotato di pneumatici intelligenti, in grado di trasmettere il rischio di acquaplaning ad un altro veicolo che segue nell’immediato, attraverso l’utilizzo della banda ultra larga e la bassa latenza del 5G.
In Italia ci sono progressi sulla copertura delle reti, ma ancora sono connesse solo alcune principali città. Quali gli ostacoli principali?
Per accelerare l’implementazione del 5G su banda media, quella considerata più adatta per la copertura nazionale del 5G, servono principalmente due azioni: attuare riforme e non ostacolare la remunerazione degli investimenti degli operatori, per una sostenibilità economica di tutta la filiera. Secondo quanto dichiarato da Asstel in Senato, il contesto del mercato delle telecomunicazioni italiane è già caratterizzato da un livello elevatissimo di concorrenza, per cui provvedimenti in materia devono essere orientati a favorire l’esercizio dell’attività degli operatori, per andare nella direzione della massima semplificazione e del rafforzamento della stabilità e prevedibilità del quadro normativo. Occorre ad esempio armonizzare i limiti di emissione elettromagnetica vigenti in Italia agli standard europei e continuare a semplificare le autorizzazioni necessarie alle istallazioni delle reti. Limiti meno stringenti consentirebbero di accelerare il raggiungimento degli obiettivi di copertura del territorio nazionale in tecnologia 5G, cui il Piano nazionale di ripresa e resilienza destina oltre 2 miliardi di euro.