Rialzi per Abetone, Roccaraso e Campo Felice. Nel Cimone prezzi differenziati a seconda dei giorni della settimana. Nei Monti Sibillini niente aumenti per fidelizzare i clienti.
Caro energia che pesa sempre più sulle stazioni sciistiche, con l’inflazione che ormai cresce a doppia cifra. Così gli organizzatori delle principali località del centro Italia sono costretti a ritoccare all’insù i prezzi degli skipass fino anche al 25%. Anche se non mancano eccezioni, con gestori che preferiscono non scaricare i rincari sui consumatori, per conquistare nuovi clienti.
Nel Cimone prezzi differenziati
Nessun ritocco sul costo degli skipass nei giorni feriali, fermi a 38 euro, un rialzo nei festivi da 42 a 45 euro, stagionale a 790 euro (530 euro i ragazzi) e orari di apertura invariati, nonostante il caro energia incida quest’anno il 25% sui costi di gestione, contro il 10% della scorsa stagione: è la scelta adottata dal Consorzio Cimone, il più grande carosello sciistico dell’Appenino emiliano, oltre 50 km di piste collegate attraverso 27 impianti di risalita e sei raccordi, due babypark, uno snowpark e il centro sci per disabili, un’eccellenza nazionale.
«Sarà una stagione eccellente – prevede l’assessore regionale a Turismo e Infrastrutture Andrea Corsini – se la neve non c’è la facciamo, l’80% delle piste del Cimone è coperto da sistemi di innevamento e dopo due stagioni con gli impianti chiusi e l’ultima limitata dai Green pass, i segnali arrivati dalle prevendite di skipass e dai turisti del primo ponte dicembrino sono un ottimo viatico». Non solo sul Cimone ma anche al Corno alle Scale, poco più a sud al confine toscano con la Doganaccia, dove c’è la pista più lunga dell’Appennino (quasi 3 km) dedicata ad Alberto Tomba. Un aiuto a contenere i prezzi lo hanno garantito gli ultimi investimenti hi-tech in impianti di innevamento e gatti battipista.
Abetone, rincari del 10%
La stagione promette bene anche sull’Abetone, il principale consorzio sciistico della Toscana, 50 km di piste sulle vette pistoiesi, 110 cannoni per l’innevamento e 17 impianti di risalita con un capacità di 25mila persone all’ora. Sono le temperature più che i rincari del 10% dei biglietti a preoccupare gli operatori: si tratta di un aumento contenuto, in linea con l’inflazione, introdotto per coprire i rincari di materie prime, energia in primis. Le prevendite di skipass stagionali (+20% rispetto allo scorso anno) e di carnet promozionali (che hanno addirittura superato il migliore degli anni precedenti del 400%) lasciano ben sperare, nonostante sia andato perso il tradizionale ponte dell’Immacolata a causa della mancanza sia di neve che di temperature funzionali all’innevamento programmato.
Il Consorzio Abetone Multipass si è dato a fare per sostenere la stagione sciistica 2022-2023, prima con investimenti in tecnologie (3 milioni di euro tra lo scorso anno e questo, grazie agli incentivi di Industria 4.0) per battipista e cannoni di innevamento artificiale, poi con campagne marketing: «Abbiamo avviato un’intensa azione di promozione con la prevendita di stagionali, skipass giornalieri e plurigiornalieri – spiegano i responsabili – e siamo ottimisti sul fatto di poter mettere al sicuro il periodo natalizio».
Nei Monti Sibillini prezzi fermi
Nell’area maceratese del Parco dei Monti Sibillini, per l’intera stagione invernale ci vorranno 230 euro per sciare lungo gli 11 km di piste di Bolognolaski o 360 euro se si vorranno abbinare anche i 7 km operativi delle Saliere (dei 22) a Frontignano 360. Il prezzo degli skipass è quello della scorsa stagione: «Stiamo puntando a fidelizzare i nostri clienti abituali e ad averne di nuovi, in particolare le famiglie e i giovani che abitano nelle Marche e nelle regioni vicine, che abitualmente scelgono le stazioni sciistiche delle Alpi e che quest’anno, per via degli aumenti delle bollette energetiche, possono trovare una destinazione più vicina, economica e ugualmente suggestiva», spiega Francesco Cangiotti, amministratore delegato di Funivie Bolognolaskiche, società che gestisce i due impianti. «Le bollette sono più che raddoppiate e incidono sui nostri costi per un 40% – aggiunge -: è un impatto significativo per stazioni medio-piccole come le nostre, ma non l’abbiamo scaricato sui clienti». Insieme agli skipass, immutati anche i costi per il noleggio delle attrezzature.
Roccaraso, rincari fino al 15%
«C’è grande voglia di sci e noi operatori ci siamo accollati quasi per intero l’aumento di costi, con un incremento del prezzo dello skipass che va dal 10 al 15%, praticamente come l’inflazione». Dario Colecchi è il gestore degli impianti Pizzalto, a Roccaraso, nel comprensorio Alto Sangro, che comprende anche le stazioni di Rivisondoli, Pescocostanzo, Barrea e Pescasseroli. Lo skipass giornaliero varia, a seconda del periodo, da 51 a 54 euro mentre lo stagionale 675 euro per gli adulti e 655 euro fino a 14 anni di età, con piani risparmio durante la settimana e stagionali per le famiglie con due e più figli. «Abbiamo potenziato sia le strutture di noleggio attrezzature sportive (il ritocco è del 10%, ndr.) sia quelle dedicate l’innevamento programmato, che è uno dei più grandi ed efficienti d’Europa, capace di produrre 5.000 mc di neve ogni ora – sottolinea Collecchi, che è anche presidente del Polo Innovazione Turismo – e creando le condizioni per dotarci di bacini di accumulo di acqua, dedicando massima attenzione alla sostenibilità e alle risorse naturali».
Comprensorio dei Parchi: +25%
«L’Abruzzo ospita alcuni tra i maggiori comprensori sciistici dell’Appennino e vuole rappresentare davvero “la bella sorpresa” che promettiamo con la nostra campagna di comunicazione». È ottimista l’assessore regionale al Turismo, Daniele D’Amario, guardando ai 500 km di circuiti e piste, dove si possono praticare tutte le tipologie dello sci, e agli investimenti realizzati. Per il Comprensorio dei Parchi, con le località di Campo Felice, Ovindoli Monte Magnola e Campo Imperatore, lo skipass avrà un costo di 540 euro (+25% rispetto allo scorso anno). «Per chi sceglierà solo Campo Felice, l’aumento sarà solo del 12% (skipass stagionale 400 euro, giornaliero 38 euro, ndr.), ma abbiamo dato opportunità nei mesi scorsi di acquistare pacchetti a prezzi scontati. Non abbiamo previsto alcun aumento per il noleggio delle attrezzature: circa 25 euro per sci, racchette, scarponi e casco», spiega Gennaro Di Stefano, direttore della stazione, che ha rinnovato la sala macchine e potenziato le piste con oltre 100 cannoni di ultima generazione.
Il sole 24 ore